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CINQUE MODI DI SERVIRE DIO: 3) IL CORPO

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SOMMARIO

  • Introduzione
  • Il corpo deve essere puro
  • Come purificare il corpo
  • Il corpo è al servizio di Dio
  • Conclusione

 

INTRODUZIONE

  1. Abbiamo già visto come si debba amare Dio con tutto il nostro cuore (servizio affettivo) e con tutta la nostra mente (servizio mentale); ora guarderemo al servizio fisico, ossia con tutta la nostra forza.
  2. L’intero nostro essere fisico è destinato al servizio di Dio e del prossimo. Il corpo della creatura umana, che appartiene al Signore (1Cor 6:13), è stato acquistato a gran prezzo (1Cor 6:19-20). Pertanto, occorre rispettarlo sia per il riguardo dovuto a Dio, che ne è il vero ed unico padrone, sia per impiegarlo in modo ottimale nella testimonianza di ogni giorno.
  3. Purtroppo, in genere, il rispetto del corpo ai fini del servizio a Dio e al prossimo non è mai stato valutato correttamente. È ora di cominciare a farlo. Degradare il nostro corpo, asservirlo a questo o a quell’elemento, equivale a non rispettare Dio. Paolo disse: «Non sapete che il vostro corpo è il tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avete ricevuto da Dio? Quindi non appartenete a voi stessi. Poiché siete stati comprati a caro prezzo. Glorificate dunque Dio nel vostro corpo» (1Cor 6:19-20). E ancora: «Ogni cosa mi è lecita, ma non ogni cosa è utile. Ogni cosa mi è lecita, ma io non mi lascerò dominare da nulla» (1Cor 6:12).

 

IL CORPO DEVE ESSERE PURO

  1. Il nostro corpo, degradato dal peccato, non è puro.
  2. Paolo spiega: «Difatti, io so che in me, cioè nella mia carne, non abita alcun bene; poiché in me si trova il volere, ma il modo di compiere il bene, no … Io mi compiaccio della legge di Dio secondo l’uomo interiore, ma vedo un’altra legge nelle mie membra, che combatte contro la legge della mia mente e mi rende prigioniero della legge del peccato che è nelle mie membra» (Rm 7:18,22-23).
  3. Se tale rimanesse la situazione, l’uomo sarebbe disperato: «Me infelice! Chi mi libererà da questo corpo di morte?» (Rm 7:24).
  4. Una via d’uscita a questa terribile situazione esiste: è la via dello Spirito, della redenzione in Cristo.
  5. «Ma se Cristo è in voi, nonostante il corpo sia morto a causa del peccato, lo Spirito dà vita a causa della giustificazione. Se lo Spirito di colui che ha risuscitato Gesù dai morti abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo Gesù dai morti vivificherà anche i vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi. Così dunque, fratelli, non siamo debitori alla carne per vivere secondo la carne; perché se vivete secondo la carne voi morrete; ma se mediante lo Spirito fate morire le opere del corpo, voi vivrete; infatti, tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, sono figli di Dio. E voi non avete ricevuto uno spirito di servitù per ricadere nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito d’adozione, mediante il quale gridiamo: “Abbà! Padre!”» (Rm 8:10-15).
  6. Non dimentichiamo mai quest’immensa benedizione! Cantiamo dunque il nostro inno di gloria all’Eterno!
  7. «Grazie siano rese a Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore» (Rm 7:25).

 

COME PURIFICARE IL CORPO

  1. Paolo ci fa sapere che «se Cristo è in voi, nonostante il corpo sia morto a causa del peccato, lo Spirito dà vita a causa della giustificazione» (Rm 8:10).
  2. A ben vedere, questo è un commento di 2Cor 5:17: «Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate: ecco, sono diventate nuove».
  3. Sulla stessa linea di pensiero, leggiamo anche Gal 3:26-27 («perché siete tutti figli di Dio per la fede in Cristo Gesù. Infatti voi tutti che siete stati battezzati in Cristo vi siete rivestiti di Cristo»).
  4. Il cuore è purificato quando si crede in Cristo, mentre il corpo è purificato con il battesimo in vista del servizio a Dio.
  5. Eb 10:22 («Avviciniamoci con cuore sincero e con piena certezza di fede, avendo i cuori aspersi di quell’aspersione che li purifica da una cattiva coscienza e il corpo lavato con acqua pura»).
  6. Dopo aver ucciso il vecchio uomo, Paolo scrisse: «Sono stato crocifisso con Cristo: non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me! La vita che vivo ora nella carne, la vivo nella fede del Figlio di Dio il quale mi ha amato e ha dato se stesso per me» (Gal 2:20).
  7. Così facendo il corpo, in previsione del servizio a Dio, è purificato dalla fede.

 

IL CORPO È AL SERVIZIO DI DIO

  1. Paolo era perfettamente consapevole che il suo corpo era dedicato appieno al servizio di Dio.
  2. 2Cor 4:10: «Portiamo sempre nel nostro corpo la morte di Gesù, perché anche la vita di Gesù si manifesti nel nostro corpo».
  3. Gal 6:17: «Da ora in poi nessuno mi dia molestia, perché io porto nel mio corpo il marchio di Gesù».
  4. Fil 1:20: «… Secondo la mia viva attesa e la mia speranza di non aver da vergognarmi di nulla; ma che con ogni franchezza, ora come sempre, Cristo sarà glorificato nel mio corpo, sia con la vita, sia con la morte».

 

CONCLUSIONE

  1. Tutto quanto abbiamo appena detto e letto dovrebbe bastarci per avere il massimo rispetto del nostro corpo. E ciò perché occorre servire il Signore e il prossimo con tutta la forza a nostra disposizione.
  2. Il nostro corpo non è né da maltrattare né da disprezzare, ma da impiegare per adorare il Signore e per venire incontro alle esigenze di tutti. Il nostro corpo non può essere soggetto a nessuna cosa o a nessuna persona, ma solo a Dio. Il nostro corpo sarà risuscitato alla fine dei tempi. La risurrezione corporale è una delle dottrine fondamentali del Nuovo Patto (vedi Gv 5:28-29; Paolo esprime questa speranza in brani celeberrimi quali Fil 3:21 e soprattutto 1Cor 15).
  3. Preghiamo di essere sempre in grado di rispettare il nostro corpo al fine di dare il massimo nel servizio a Dio e al prossimo!

 

Arrigo Corazza