LE TRE PEGGIORI FORME D’IGNORANZA

IGNORANZA BIBLICA ED ERRORE
5 Gennaio 2024
L’ANNIVERSARIO DELLA REVISIONE DEI PATTI LATERANENSI
16 Febbraio 2024
Mostra tutto

LE TRE PEGGIORI FORME D’IGNORANZA

4 gennaio 2024

 

Nell’uomo si annidano solitamente le tre peggiori forme di ignoranza: il sapere nulla, il sapere male e il sapere ciò che non giova sapere.

 

IL SAPERE NULLA

Totale disinteresse verso il mondo di Dio e di Cristo (con il rifiuto della Chiesa, che riveste invece un’importanza fondamentale per la salvezza del genere umano).

  • «La venuta di quell’empio avrà luogo, per l’azione efficace di Satana, con ogni sorta di opere potenti, di segni e di prodigi bugiardi, con ogni tipo d’inganno e d’iniquità a danno di quelli che periscono perché non hanno aperto il cuore all’amore della verità per essere salvati» (2Ts 2:9-10).
  • «L’ira di Dio si rivela dal cielo contro ogni empietà e ingiustizia degli uomini che soffocano la verità con l’ingiustizia; poiché quel che si può conoscere di Dio è manifesto in loro, avendolo Dio manifestato loro; infatti le sue qualità invisibili, la sua eterna potenza e divinità, si vedono chiaramente fin dalla creazione del mondo essendo percepite per mezzo delle opere sue; perciò essi sono inescusabili, perché, pur avendo conosciuto Dio, non l’hanno glorificato come Dio, né l’hanno ringraziato; ma si son dati a vani ragionamenti e il loro cuore privo d’intelligenza si è ottenebrato» (Rm 1:18-21).
  • «Siccome non si sono curati di conoscere Dio, Dio li ha abbandonati in balìa della loro mente perversa sì che facessero ciò che è sconveniente» (Rm 1:28).

 

IL SAPERE MALE

Distingue chi non ha opportunamente corretto la direzione dei suoi studi, sicché è portato a credere ciò che non ricorre nella Parola di Dio.

  • «Voi errate perché non conoscete né le Scritture né la potenza di Dio» (Mt 22:29).
  • «Dio manda loro una potenza d’errore perché credano alla menzogna; affinché tutti quelli che non hanno creduto alla verità ma si sono compiaciuti nell’iniquità, siano giudicati» (2Ts 2:10).

 

IL SAPERE CIÒ CHE NON GIOVA SAPERE

Ha a che fare con le consuete necessità dell’uomo di voler conoscere ciò che in realtà non gli compete o non gli apporta alcun beneficio. E qui si insinua, in modo ancora più evidente, il peccato e l’allontanamento dai comandamenti divini.

  • «Pietro, voltatosi, vide venirgli dietro il discepolo che Gesù amava; quello stesso che durante la cena stava inclinato sul seno di Gesù e aveva detto: “Signore, chi è che ti tradisce?”. Pietro dunque, vedutolo, disse a Gesù: “Signore, e di lui che sarà?”. Gesù gli rispose: “Se voglio che rimanga finché io venga, che t’importa? Tu, seguimi”» (Gv 21:20-22).

 

Arrigo Corazza